BLOG  / ESPANDI LA TUA ZONA DI COMFORT

 27/04/2014 
 L’importanza del cambiamento è ormai riconosciuta tanto in ambito aziendale quanto nella sfera della crescita personale.
Quando vogliamo migliorare i nostri risultati in un qualsiasi ambito, dobbiamo inevitabilmente cambiare qualcosa in ciò che facciamo e in come lo facciamo.

Tra le capacità che è necessario sviluppare in questi casi ci sono l’elasticità e la flessibilità mentale insieme alla varietà di comportamenti conseguente.

Per spiegare ancora meglio quanto queste siano importanti per effettuare i tanti piccoli cambiamenti che ci portano poi a modificare le nostre abitudini, è utile considerare quella che viene definita come comfort zone.

Con il tempo, ognuno di noi si crea una zona di comfort, un insieme di modi di pensare, comportamenti, attività, luoghi e persone che essendo conosciuti e abituali ci danno sicurezza. In questa zona ci sentiamo sicuri, mentre quando proviamo a uscirne proviamo disagio e incertezza.

Questa spiacevole sensazione di mancanza di controllo ci porta istintivamente a rientrare nell’area che conosciamo, nei nostri schemi di pensiero, nelle nostre conoscenze per allontanarci dalle difficoltà. Ma è proprio uscendo da questa zona di comfort che possiamo migliorare e crescere, esplorando nuove possibilità, acquisendo nuove informazioni e sviluppando nuovi modi di pensare.

Si tratta di accettare e imparare a convivere con il senso di incertezza e disagio fino a quando le cose che ci risultano difficili diventano familiari e questa sensazione sarà superata o attenuata, al punto di inglobarle nella nostra zona di comfort.

Viceversa, anche se opponiamo resistenza al cambiamento, o peggio se lo ignoriamo, esso avverrà comunque, con una conseguente perdita di controllo dovuta a un livello eccessivo di ansia e stress che può portare all’esaurimento delle nostre risorse o all’estinzione dell’organizzazione di cui facciamo parte.

Ne troviamo riscontro nelle riflessioni di Kahlil Gibran “La tentazione del comfort … quel clandestino che entra in casa come un invitato, poi diventa un ospite e infine il padrone di casa”.


Perciò, come puoi vedere nell’immagine qui sopra, per ognuno di noi esiste una zona ottimale, quella verde (Zona di rischio), in cui funzioniamo al meglio e che, se ci restiamo per un periodo di tempo sufficiente, ci consente di apprendere e interiorizzare le nuove competenze e le migliorate prestazioni.

Nelle altre due zone, quella gialla (Zona di Comfort) e quella rossa (Zona di Panico), le prestazioni si riducono drasticamente, nella prima per mancanza di varietà nei comportamenti o per mancanza di stimoli sufficienti, nella seconda per stimoli eccessivi o eccessiva resistenza al cambiamento.

Ogni miglioramento inizia quindi con un momento di crisi, di stress, che promuove la crescita. E’ uscendo dalla tua zona di comfort che tu produci valore.

Crescere significa uscire dalla propria zona di comfort per riuscire a espanderla, divenendo più flessibili e adattabili e mantenendo il controllo di sé quando le situazioni escono da quest’area.

Quindi la cosa più importante è espanderla, per far sì che sempre più attività siano per te semplici, piacevoli e ti facciano stare bene.

Tu che rapporto hai con la tua zona di comfort?

Lascia i tuoi commenti nello spazio qui sotto e racconta la tua esperienza.




 

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